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Norme Redazionali per gli Autori
“Questioni di Bioetica”
pubblica, quadrimestralmente, articoli, note e recensioni
su temi di bioetica, antropologia, filosofia morale,
deontologia ed etica medica.
I contributi vanno inviati alla Redazione per posta
elettronica al seguente indirizzo: redazione@questionidibioetica.it e non devono superare le 12 cartelle (Word
formato A4, carattere Arial corpo 12 per il
testo, 10 per le note, interlinea singola, margine destro
e sinistro 2, margine inferiore 3, superiore 2,5). Sulla
prima pagina si prega di inserire: 1) il titolo del
lavoro; 2) nome e cognome per esteso dell’Autore; 3)
titoli e/o gradi accademici dell’Autore; 4) istituzioni di
appartenenza; 5) indirizzo email dell’Autore. Ogni lavoro
deve essere accompagnato da un breve abstract di 5-6
righe.
- Titolo capitolo:
Arial grassetto e maiuscolo corpo 14.
- Titoli paragrafi: corsivo 12, con il
numero del capitolo seguito da un punto e dal numero del
paragrafo. ES:
1. L’eutanasia nella storia
2. L’eutanasia nel pensiero filosofico
3. Questioni teoriche sull’eutanasia
- Rientro di 0,5 a inizio di ogni capoverso
- Corsivi: 1) sostantivi in lingua straniera (ES:
background), titoli di libri (ES: come
afferma Jonas nel suo Il principio responsabilità…),
2) concetti cui si vuol dare particolare risalto.
- Virgolette alte: quando una parola è considerata
in quanto parola o viene usata in senso traslato: (ES:
la parola “bioetica” è stata “rubata”...)
- Virgolette basse: per aprire e per chiudere una
citazione (come scrive Levinas, «l’alterità dell’Altro è
trascendenza»).
- Il testo tra parentesi o tra virgolette va senza
spaziatura.
- Citazioni:
- Le citazioni fino a tre righe vanno nel corpo del testo
con virgolette basse («...»). ES:
Come afferma Toulmin, «la medicina ha salvato la vita
dell’etica […]».
- Le citazioni più lunghe di tre righe vanno separate
dal corpo del testo, senza virgolette, con margini
rientrati (sinistro 1,5; destro 1,5), carattere dimensione
11, interlinea singola. ES: Come afferma Singer,
presentare il problema dell’aborto
come una questione di libertà di scelta individuale […]
significa già di per sé presupporre che il feto non conta
nulla. Chiunque pensi che un feto umano ha lo stesso
diritto alla vita degli altri esseri umani non potrà mai
ridurre il problema dell’aborto a una questione di libertà
di scelta, più di quanto possa ridurre la schiavitù a una
questione di libertà di scelta da parte degli schiavisti
Per questa, e per altre ragioni, la questione della
personalità del feto ecc.
- Quando un testo non è citato integralmente, le parti
mancanti vanno indicate con tre puntini di sospensione tra
parentesi quadre […].
- Le note
vanno a piè di pagina e devono essere compilate con i
seguenti criteri:
- Monografie: iniziale del nome, cognome
dell’autore (tutto in maiuscoletto), titolo (in
corsivo), casa editrice, città e anno (senza virgola di
separazione), pagine di riferimento della citazione o a
cui si rimanda. ES: H. JONAS, Tecnica, medicina
ed etica. Prassi del principio responsabilità,
a cura di P. Becchi, Einaudi, Torino 1997, pp. 32-33.
- Articoli in riviste:
iniziale del nome e cognome dell’autore (tutto in
maiuscoletto), titolo dell’articolo (tra virgolette alte),
in: titolo della rivista (in corsivo), numero del
fascicolo, anno (tra parentesi), pagine (questi ultimi tre
elementi senza virgole di separazione). ES: A
VIRDIS, “Il principio morale dell’atto a duplice effetto e
il suo uso in bioetica”, Medicina e Morale 5 (2006)
pp. 951-979. Se il rimando non è genericamente all’intero
articolo ma viene citata una determinata pagina, questa si
aggiunge, dopo due punti, alle pagine della rivista in cui
si trova l’articolo. ES: A VIRDIS, “Il principio
morale dell’atto a duplice effetto e il suo uso in
bioetica”, Medicina e Morale 5 (2006) pp. 951-979:
967.
- Articoli da opere collettive:
iniziale del nome e cognome dell’autore (tutto in
maiuscoletto), titolo dell’articolo (tra virgolette alte),
in: iniziale del nome e cognome del curatore (in
maiuscoletto), a cura di (tra parentesi), titolo del
volume (in corsivo), casa editrice, città e anno
(senza virgola di separazione). ES: G. ANGELINI,
“La vita tra natura, cultura e fede”, in E. SGRECCIA - M.
LOMBARDI RICCI (a cura di), La vita e l’uomo nell’età
delle tecnologie riproduttive, Vita e Pensiero,
Milano 1991, pp. 95-111.
- Quando si cita un’opera già citata non c’è bisogno di
indicare nuovamente tutti gli estremi: è sufficiente
scrivere l’iniziale del nome e il cognome dell’autore
seguito dal titolo e da cit. ES: H. JONAS, Il
principio responsabilità, cit., p. 79. Il titolo deve
essere ripetuto solo nel caso in cui si deve citare o si
siano già citate altre opere dello stesso autore diverse
da quella già citata. Se invece si cita un’opera unica di
un autore, per es. H. JONAS, Il diritto di morire,
Il melangolo, Genova 1997, quando si deve citare
nuovamente non è necessario indicare il titolo, essendo
sufficiente riscrivere solo l’iniziale del nome e il
cognome dell’autore seguito da op. cit.. ES: H.
JONAS, op. cit., p. 110. Riassumendo: op. cit. si
usa dopo il nome dell’autore quando si cita nuovamente,
dopo averla citata per esteso una prima volta, l’unica
opera di quell’autore; cit. si usa invece dopo il
nome dell’autore e dopo il titolo dell’opera, quando si
cita nuovamente, dopo averla citata per esteso una prima
volta, una delle due o più opere già citate di
quell’autore.
- “Ibidem” si usa quando si deve citare la stessa pagina
della stessa opera citata nella nota precedente. Se per
es. dopo aver citato nel testo un’opera di Cattorini e
aver indicato nella nota 11: P. Cattorini, La morte
offesa, Ed. Comunità, Milano 2002, p. 68 e alla nota
12 si cita la stessa pagina della stessa opera, si dovrà
scrivere Ibidem (cioè: stessa pagina stessa opera).
Se invece si deve citare, sempre nella nota immediatamente
successiva, la stessa opera ma questa volta una pagina
diversa (per es. la p. 76), si deve scrivere Ivi,
p. 76 (cioè: stessa opera, pagina diversa: 76 e non 68).
Riassumendo: ivi si usa per indicare la
stessa opera con diversa pagina della nota precedente,
ibidem si usa per indicare la stessa opera e la
stessa pagina della nota precedente.
- Cfr. (confronta) si usa sempre in nota quando non si
citano testualmente le pagine di un autore ma quando si
rimanda, genericamente, al contenuto di un testo. Se
invece la citazione è puntuale (riguarda cioè un punto
preciso del libro) o testuale (riporta cioè un brano tra
virgolette del libro) allora si devono indicare le
corrispondenti pagine.
- Quando si citano saggi da Internet occorre indicare il
link preciso, non solo del sito, ma anche della pagina:
ES:
C. LALLI, “Il problema dell’aborto tra libertà di scelta e
diritto alla vita”,
http://www.thomasinternational.org/it/assthomint/qdb/200805/200805lalli01.htm
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