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ISSN 1970-7932

Associazione Thomas International
 
 
Rivista Quadrimestrale fondata da Angelo Cafaro e Fulvio Di Blasi 
 

“Questioni di Bioetica”:

alla versione online si aggiunge ora quella cartacea

 

 

Prossima al quarto anno di vita e dopo la pubblicazione di sette numeri, dal mese di gennaio 2009 la rivista online “Questioni di Bioetica” sarà disponibile anche in versione cartacea.

Fin dal Numero 0, nel lontano maggio 2006, abbiamo registrato un lusinghiero crescendo di interesse e di consenso che ci ha sempre più rafforzati nella decisione di aprire le porte della rivista anche alla carta stampata. Abbiamo anche ricevuto molteplici e precise richieste in tal senso. Adesso che la rivista è bene avviata e conosciuta anche oltre i confini dell’Italia, e che il Comitato di Redazione e il Comitato Scientifico si pregiano sia di giovani studiosi entusiasti e promettenti sia di nomi di spicco del dibattito nazionale, abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento per questo ambizioso progetto di espansione.

Le riviste di bioetica, in Italia, sono già numerose, ma fin dall’inizio l’idea dei fondatori è stata quella di colmare un duplice vuoto. Il primo riguarda la carenza di riviste che sappiano combinare l’aspetto divulgativo con quello dell’approfondimento scientifico. Si tratta di aspetti entrambi necessari, visto che le questioni di bioetica coinvolgono non solo la comunità scientifica e la riflessione filosofica ma anche, almeno potenzialmente, tutti i cittadini, come ha dimostrato, peraltro, il recente referendum sulla procreazione assistita. La bioetica, in tal senso, dovrebbe sempre mettersi in contatto diretto con le domande che provengono dalla società, fornendo risposte che non siano né troppo sofisticate per un eccesso di scienza né troppo superficiali per un eccesso di divulgazione.

Il secondo vuoto che si è voluto colmare è quello di un effettivo dialogo con posizioni diverse da quella cattolica e personalista che ha ispirato la fondazione della rivista. Si dirà che tutti ormai parlano della necessità di un dialogo tra “laici” e “cattolici” e che per molti questo dialogo è già una prassi quotidiana, per cui non ci sarebbe nessun vuoto da colmare. Questo è vero solo in parte. A ben vedere, infatti, nel panorama delle riviste di bioetica il confronto tra posizioni antitetiche scarseggia, soprattutto nelle riviste di ispirazione cattolico-personalista. Mentre insomma è facile trovare contributi di studiosi cattolici pubblicati in riviste di bioetica “laica”, è difficile trovare contributi di studiosi laici in riviste di ispirazione cattolica. Questa circostanza ha una possibile spiegazione storica, dovuta al fatto che mentre la bioetica cosiddetta laica è nata in Italia in aperto e diretto contrasto con la bioetica di ispirazione cattolica, quest’ultima era già presente, anche nelle strutture ospedaliere, con uno scopo prevalentemente formativo. La bioetica “laica” ha avuto insomma fin dall’inizio l’esigenza di confrontarsi direttamente con gli studiosi cattolici, anche a scopo polemico, mentre questi ultimi, maggiormente impegnati nel campo della formazione e della costruzione di una cultura che umanizzasse la medicina, hanno dato vita a istituzioni e pubblicazioni in cui il confronto diretto con la bioetica “laica” appariva secondario se non addirittura come un fattore dispersivo.

Anche “Questioni di Bioetica”, si badi, ha uno scopo formativo. Ma l’idea è che questo scopo sia meglio raggiunto quando non escluda un confronto, aperto e sincero, con tutti coloro che non ne condividono la linea culturale. In questi primi anni di vita, abbiamo fatto buona esperienza di ciò grazie soprattutto ai cicli di Incontri di Bioetica che ormai stabilmente promuoviamo, e in cui il confronto tra studiosi diversi, spesso severo e ideologico quando si svolge a distanza e senza conoscere personalmente i propri interlocutori, ha dato luogo a uno scambio di idee che, senza perdere nulla della sua serietà, si è trasformato anche in amicizia personale.

E in effetti il clima conflittuale e di aspra contesa che notoriamente caratterizza il dibattito bioetico trova un antidoto solo quando allo spirito dialogico si unisce l’incontro personale. Alcuni degli articoli già pubblicati nella rivista, e altri ancora che vedranno la luce nei prossimi fascicoli, sono il frutto di questa esperienza.

In “Questioni di Bioetica” il lettore troverà dunque contributi che esprimono, prevalentemente, la prospettiva culturale della Redazione e del Comitato scientifico (al cui interno, del resto, si trova un ricco e articolato panorama di posizioni pur nella condivisione dell’ispirazione personalista). Ma troverà anche contributi di alcuni degli autori laici che hanno maggiormente animato il dibattito italiano. Dal punto di vista formale, invece, la versione cartacea seguirà, a grandi linee, l’impostazione finora adottata online. All’Editoriale, in cui si prende spunto da problemi di attualità e in cui viene presentato il singolo fascicolo, seguirà la sezione Articoli, che ospiterà contributi di approfondimento (filosofico, pedagogico, giuridico, ecc.) delle tematiche bioetiche e la sezione dedicata alle Notizie, in cui si commentano alcuni dei più rilevanti fatti di cronaca del panorama bioetico nazionale e internazionale. Nel caso in cui, come spesso accade, negli articoli vengano commentate e discusse le prospettive di autori che possono replicare, sarà disponibile una sezione intitolata Commenti e Reply, in cui tutti coloro che sono chiamati in causa da precedenti articoli pubblicati nella rivista possono rispondere per controbattere, chiarire, entrare in dialogo ecc. Vi saranno infine una sezione dedicata alle Recensioni, una di Informazioni bibliografiche e una Rassegna stampa, in cui si offre un quadro dei fatti di cronaca più significativi in materia di bioetica, anche per consentire ulteriori riflessioni che abbiano un aggancio con l’attualità. Riflessioni che chiunque, qualora lo volesse, potrà proporre alla Redazione in forma di articolo, reply, commento, recensioni, segnalazioni, ecc.

Invitiamo perciò a prendere visione delle Norme Redazionali e delle Condizioni Generali di Abbonamento. Della versione online rimarranno accessibili gratuitamente l’Editoriale, le Recensioni e le Informazioni bibliografiche.

C’è da augurarsi, per le ragioni menzionate, che la rivista trovi sempre più visibilità e accoglienza sia presso gli studiosi sia presso tutti coloro che sono interessati alla bioetica, contribuendo ad animare un dibattito sempre più complesso e avvincente, in cui ne va di ciò che l’uomo è e pensa di se stesso oltre che del tipo di società che andiamo costruendo con le nostre scelte, individuali e collettive.

 
     
     
 
 
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