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Trattato sulla Legge

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SAN TOMMASO D'AQUINO

 

SULLA LEGGE

 

SOMMA TEOLOGICA

PRIMA SECUNDAE (I-II)

(Trad. Giuseppina D'Addelfio)

QUAESTIO 94

Sulla legge naturale

ARTICOLO 6

 

Può la legge naturale essere cancellata dal cuore dell’uomo?

 

 

Circa il sesto punto procediamo così. Sembra che la legge di natura possa essere cancellata dal cuore dell’uomo. Perché circa l’espressione della Lettera ai Romani (2, 14), «Quando i Gentili, che non hanno legge, ecc…», dice la Glossa che «nell’intimo dell’uomo rinnovato dalla grazia, viene scritta la legge di giustizia, chela colpa aveva cancellato». Ma la legge di giustizia è legge di natura. Dunque la legge di natura può essere cancellata.

 

2. Inoltre, la legge di grazia è più efficace della legge di natura. Ma la legge di grazia viene cancellata dalla colpa. Dunque molto di più la legge di natura può essere cancellata.

 

3. Inoltre, quello che è stabilito dalla legge, è introdotto come cosa giusta. Ma molte cose sono stabilite dagli uomini contro la legge di natura. Dunque la legge di natura può essere cancellata dal cuore degli uomini.

 

Ma di contro vi è ciò che Agostino dice nel secondo libro delle Confessioni (c.4): «La tua legge è scritta nel cuore degli uomini e nessuna iniquità la cancella». Ma la legge scritta nel cuore degli uomini è la legge naturale. Dunque la legge naturale non può essere cancellata.

 

Rispondo dicendo che, come sopra è stato detto (aa. 4, 5), alla legge naturale appartengono innanzitutto i precetti universalissimi, che sono noti a tutti; ma ci sono anche dei precetti più particolari raggiunti successivamente, che sono come le conclusioni prossime ai principi. Dunque riguardo a quei principi comuni, la legge naturale non può in nessun modo essere cancellata dal cuore degli uomini nella sua formulazione universale. Tuttavia viene cancellata nella formulazione che concerne le cose particolari che possono essere compiute [in particolari operabili], quando la ragione è impedita dall’applicare un principio comune ad un’azione particolare che può essere compiuta, a causa della concupiscenza p di qualche altra passione, come sopra è stato detto (q.77, a.2). – Riguardo invece agli altri precetti successivamente raggiunti, la legge naturale può essere cancellata dal cuore degli uomini, o attraverso ragionamenti sbagliati, in quel modo per cui anche nel campo speculativo accadono errori circa conclusioni necessarie; o anche a causa di consuetudini perverse e abitudini corrotte; così per alcuni i furti non erano considerati peccati (cfr. a. 4) o anche certi vizi contro natura, come anche l’Apostolo dice nella Lettera ai Romani (1, 24 e ss.).

 

Risposta al primo argomento: la colpa cancella la legge di natura nella sua formulazione particolare, non invece in quella universale, a meno che non si tratti dei precetti secondari della legge di natura, nel modo che è stato esposto.

 

Risposta al secondo argomento: sebbene la grazia sia più efficace della natura, tuttavia la natura è per l’uomo più essenziale, è perciò più duratura.

 

Risposta al terzo argomento: esso vale per i precetti secondi della legge di natura, contro i quali certi legislatori emanarono certi statuti, che sono iniqui.

 

 
     

SULLA LEGGE

SULLA LEGGE IN GENERALE

I-II, q. 90, Sull’essenza della legge

I-II, q. 91, Le diverse leggi

I-II, q. 92, Sugli effetti della legge

SULLE PARTI DELLA LEGGE

Legge eterna

I-II, q. 93, Sulla legge eterna

Legge naturale

I-II, q. 94, Sulla legge naturale

Legge umana

I-II, q. 95, Sulla legge umana in se stessa

I-II, q. 96, Sul potere della legge umana

I-II, q. 97, Sul cambiamento delle leggi

Legge antica

I-II, q. 98, Sulla legge antica

I-II, q. 99, Sulla distinzione dei precetti della legge antica

I-II, q. 100, Sui precetti morali

I-II, q. 101, Sui precetti cerimoniali in se stessi

I-II, q. 102, Sulle cause dei precetti cerimoniali

I-II, q. 103, Sulla durata dei precetti cerimoniali

I-II, q. 104, Sui precetti giudiziali

I-II, q. 105, Sulla natura dei precetti giudiziali

Legge nuova

I-II, q. 106, Sulla legge nuova (che è la legge del Vangelo) in se stessa

I-II, q. 107, Sul confronto tra la legge nuova e la legge antica

I-II, q. 108, Sulle cose che sono contenute nella legge nuova