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SAN TOMMASO D'AQUINO

 

SULLA LEGGE

 

SOMMA TEOLOGICA

PRIMA SECUNDAE (I-II)

(Trad. Giuseppina D'Addelfio)

QUAESTIO 98

Sulla legge antica

ARTICOLO 5

 

Tutti gli uomini sono obbligati a osservare legge antica?

 

 

Circa il quinto punto procediamo così. Sembra che tutti gli uomini siano obbligati ad osservare la legge antica. Infatti chiunque è suddito di un re, deve osservare la sua legge. Ma la legge antica è stata data da Dio, che è «il re di tutta la terra», come viene detto nel Salmo 46 (8). Dunque tutti gli abitanti della terra sono tenuti all’osservanza della legge.

 

2. Inoltre, i Giudei non potevano esser salvati se non attraverso l’osservanza della legge antica; dice infatti il Deuteronomio (26, 26): «Ma le detto chi non sia attaccato ai comandamenti di questa legge e non li mette in pratica». Se dunque altri uomini avessero potuto salvarsi senza l’osservanza della legge antica, la condizione dei Giudei sarebbe stata peggiore rispetto a quella degli altri uomini.

 

3. Inoltre, i gentili venivano ammessi al rito dei Giudei e all’osservanza della legge; si dice infatti nell’Esodo (12, 48): «Se qualche forestiero vorrà associarsi a voi e celebrare la Pasqua del Signore, sia prima circonciso ogni suo maschio e solo allora celebrerà il rito e sarà come un nativo del paese». Ora sarebbe inutile che gli estranei venissero ammessi all’osservanza della legge per ordine divino, se senza tale osservanza ci si potesse salvare. Dunque nessuno poteva salvarsi, senza osservare la legge.

 

Ma di contro vi è ciò che Dionigi dice (Cael. Hir, 9) ovvero che molti gentili furono condotti a Dio dagli angeli. Ma è evidente che i gentili non osservarono la legge. Dunque senza osservare la legge alcuni potevano salvarsi.

 

Rispondo dicendo che la legge antica manifestava precetti della legge di natura e aggiungeva alcuni suoi propri. Perciò rispetto a quanto esso conteneva della legge naturale, tutti erano tenuti a osservarla: non perché erano della legge antica, ma perché erano della legge di natura. Ma rispetto a quanto a queste cose la legge antica aggiungeva come precetti suoi propri, nessuno era tenuto alla sua osservanza, se non il popolo dei Giudei.
E la ragione di questo sta, come abbiamo detto (a. praec.), nel fatto che essa fu data al popolo dei Giudei per conferire loro una prerogativa di santità, per reverenza a Cristo, che sarebbe nato da quel popolo. Ora le cose che sono stabilite per la speciale santificazione di alcuni, non obbligano se non quelli: cos’ ci sono degli obblighi per i chierici, deputati al divino servizio, che non sono obblighi per i laici; similmente anche i religiosi sono obbligati a causa della loro professione ad alcune opere di perfezione, alle quali i secolari non sono obbligati. E similmente quel popolo aveva speciali obblighi, che un altro popolo non aveva. Di conseguenza, dice il Deuteronomio (18, 13): «Sarai  perfetto e senza macchia verso il Signore tuo Dio». E per questo anche ci si serviva di una speciale professione, come mostra il Deuteronomio (26, 3): «Io professo oggi dinanzi al Signore tuo Dio, ecc…».

 

Risposta al primo argomento: chiunque è suddito di un re, deve osservare la legge che egli stabilisce per tutto. Ma se stabilisce norme che devono essere osservate dai servi della sua casa, gli altri non sono obbligati ad osservarle.

 

Risposta al secondo argomento: un uomo, quanto più è unito a Dio, quanto più ha una condizione migliore. E perciò il popolo ebreo era tanto superiore agli altri popoli, quanto più era legato al culto divino. Di conseguenza, dice il Deuteronomio (4, 8): «Quale altra gente vi è così illustre che abbia le cerimonie, le regole di giustizia e tutta la legge?». E in modo simile i chierici sono in condizione migliore dei laici e i religiosi dei secolari.

 

Risposta al terzo argomento: i gentili in maniera più perfetta e più sicura con l’osservanza della legge, piuttosto che con la sola legge naturale conseguivano la salvezza; per questo vi erano ammessi. Così anche ora i laici passano allo stato clericale e i secolari allo stato religioso, sebbene possano salvarsi senza esso.

 

 
     

SULLA LEGGE

SULLA LEGGE IN GENERALE

I-II, q. 90, Sull’essenza della legge

I-II, q. 91, Le diverse leggi

I-II, q. 92, Sugli effetti della legge

SULLE PARTI DELLA LEGGE

Legge eterna

I-II, q. 93, Sulla legge eterna

Legge naturale

I-II, q. 94, Sulla legge naturale

Legge umana

I-II, q. 95, Sulla legge umana in se stessa

I-II, q. 96, Sul potere della legge umana

I-II, q. 97, Sul cambiamento delle leggi

Legge antica

I-II, q. 98, Sulla legge antica

I-II, q. 99, Sulla distinzione dei precetti della legge antica

I-II, q. 100, Sui precetti morali

I-II, q. 101, Sui precetti cerimoniali in se stessi

I-II, q. 102, Sulle cause dei precetti cerimoniali

I-II, q. 103, Sulla durata dei precetti cerimoniali

I-II, q. 104, Sui precetti giudiziali

I-II, q. 105, Sulla natura dei precetti giudiziali

Legge nuova

I-II, q. 106, Sulla legge nuova (che è la legge del Vangelo) in se stessa

I-II, q. 107, Sul confronto tra la legge nuova e la legge antica

I-II, q. 108, Sulle cose che sono contenute nella legge nuova