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SAN TOMMASO D'AQUINO

 

SULLA LEGGE

 

SOMMA TEOLOGICA

PRIMA SECUNDAE (I-II)

(Trad. Giuseppina D'Addelfio)

QUAESTIO 99

Sulla distinzione dei precetti della legge antica

ARTICOLO 1

 

La legge antica contiene molti precetti o uno soltanto?

 

 

Circa il primo punto procediamo così. Sembra che nella legge antica non fosse contenuto che un solo precetto. La legge, infatti, non è nient’altro che precetto, come è stato affermato sopra (q. 92, a. 2). E la legge antica è una. Dunque essa non contiene che un solo precetto.

 

2. Inoltre, l’Apostolo dice nella Lettera ai Romani (13, 9): «Se qualche altra cosa viene comandata, tale comando può essere ricondotto a questo: Ama il prossimo tuo come te stesso». Ma tale comando è uno solo. Dunque, la legge antica non contiene che un solo comando.

 

3. Inoltre, nel Vangelo secondo Matteo (7, 12), si dice: «Tutte le cose che volete che gli uomini facciano a voi, voi fatele a loro: questa è la legge e i profeti». Ma tutta la legge antica è contenuta nella legge e nei profeti. Dunque, tutta la legge antica non ha che un solo precetto.

 

Ma di contro vi è ciò che l’Apostolo dice nella Lettera agli Efesini (2, 15): «Annullando la legge fatta di comandi e decreti». E si parla qui delle legge antica, come emerge dalla Glossa. Dunque la legge antica contiene in sé molti comandi.

 

Rispondo dicendo che il precetto di una legge essendo obbligante riguarda qualcosa che deve essere fatto. Ora, che qualcosa debba essere fatto, deriva dalla necessarietà di un dato fine. Di conseguenza, è chiaro che appartiene alla nozione di precetto il fatto di essere ordinato ad un fine, nella misura in cui, cioè, quello che viene comandato è necessario o utile per raggiungere il fine. Ma capita che per raggiungere un dato fine, siano necessarie o utili molte cose. E in base a questo si possono dare precetti sulle diverse cose poiché ordinate all’unico fine. Di conseguenza occorre dire che tutti i precetti della legge antica sono un precetto unico perché ordinati a un fine unico; tuttavia sono molti per la diversità delle cose ordinate a codesto fine.

 

Risposta al primo argomento: la legge antica è detta essere unica perché ordinata a un fine unico e tuttavia contiene diversi precetti in base alla distinzione delle cose ordinate al fine. Così anche l’arte di costruire è una in base all’unità del fine, perché tende all’edificazione della casa; tuttavia contiene diversi precetti in base ai diversi atti a ciò ordinati.

 

Risposta al secondo argomento: come l’Apostolo dice, nella Prima Lettera a Timoteo (1, 5),  «Fine del precetto è la carità»: a questo infatti tende ogni legge, a promuovere l’amicizia degli uomini tra loro o degli uomini verso Dio. E perciò tutta la legge si realizza in quest’unico comandamento, «Amerai il prossimo tuo come te stesso», come nel fine di tutti i comandi. Nell’amore verso il prossimo, infatti, è incluso anche l’amore di Dio, quando si ama il prossimo a causa di Dio. Di conseguenza, l’Apostolo pose quest’unico precetto al posto dei due che riguardano l’uno l’amore verso Dio, l’altro l’amore verso il prossimo. E di questi il Signore dice (Mt. 22, 40): «In questi due comandi consiste tutta la legge e i profeti».

 

Risposta al terzo argomento: come viene detto nell’Etica Nicomachea (c. 4), «I sentimenti di amicizia che si rivolgono agli altri derivano dai sentimenti di amicizia verso se stessi», cioè l’uomo si comporta allora verso l’altro come verso un altro se stesso. E perciò le parole «Tutte le cose che volete che gli uomini facciano a voi, voi fatele a loro» spiegano la regola dell’amore verso il prossimo che è anche implicitamente contenuta nelle parole «Amerai il prossimo tuo come te stesso». Di conseguenza, tali parole sono una certa esplicazione di questo comandamento.

 

 
     

SULLA LEGGE

SULLA LEGGE IN GENERALE

I-II, q. 90, Sull’essenza della legge

I-II, q. 91, Le diverse leggi

I-II, q. 92, Sugli effetti della legge

SULLE PARTI DELLA LEGGE

Legge eterna

I-II, q. 93, Sulla legge eterna

Legge naturale

I-II, q. 94, Sulla legge naturale

Legge umana

I-II, q. 95, Sulla legge umana in se stessa

I-II, q. 96, Sul potere della legge umana

I-II, q. 97, Sul cambiamento delle leggi

Legge antica

I-II, q. 98, Sulla legge antica

I-II, q. 99, Sulla distinzione dei precetti della legge antica

I-II, q. 100, Sui precetti morali

I-II, q. 101, Sui precetti cerimoniali in se stessi

I-II, q. 102, Sulle cause dei precetti cerimoniali

I-II, q. 103, Sulla durata dei precetti cerimoniali

I-II, q. 104, Sui precetti giudiziali

I-II, q. 105, Sulla natura dei precetti giudiziali

Legge nuova

I-II, q. 106, Sulla legge nuova (che è la legge del Vangelo) in se stessa

I-II, q. 107, Sul confronto tra la legge nuova e la legge antica

I-II, q. 108, Sulle cose che sono contenute nella legge nuova