Home About International University Project Conferences Courses Lectures Projects Publications Readings Contribute Contact      

home \ projects \ step \ trattato sulla legge \ quaestio 106 \ articolo 4

STEP home

Trattato sulla Legge

Conferenze

Saggi

Studiosi

Link utili

 

 


 
 
STEP - St. Thomas Education Project
 
     
 
<<<   ARTICOLO   >>>
 
 

SAN TOMMASO D'AQUINO

 

SULLA LEGGE

 

SOMMA TEOLOGICA

PRIMA SECUNDAE (I-II)

(Trad. Giuseppina D'Addelfio)

QUAESTIO 106

Sulla legge nuova (che è la legge del Vangelo) in se stessa

ARTICOLO 4

 

La legge nuova dove durare fino alla fine del mondo?

 

 

Circa il quarto punto procediamo così. Sembra che la legge nuova non debba durare fino alla fine del mondo, giacché l’Apostolo dice nella Prima Lettera ai Corinzi (13, 10): «Quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà». Ma la legge nuova non è perfetta; dice infatti l’Apostolo: «La nostra conoscenza è imperfetta, e imperfetta è la nostra profezia» (ivi, 9). Dunque la legge nuova deve finire, col sopraggiungere di una condizione più perfetta.

 

2. Inoltre, il Signore promise ai suoi discepoli, con l'avvento dello Spirito Santo Paraclito, la conoscenza «di ogni verità» (Gv. 16, 13). Ma la Chiesa non conosce ancora ogni verità, pur essendo nello stato del nuovo testamento. Occorre dunque aspettare un altro stato, nel quale, attraverso lo Spirito Santo, ogni verità sarà manifesta.

 

3. Inoltre, come il Padre è altro dal Figlio e il Figlio dal Padre, così lo Spirito Santo è altro dal Padre e dal Figlio. Ora, ci fu uno stato appropriato alla persona del Padre: lo stato della legge antica, nel quale gli uomini attendevano alla generazione. Allo stesso modo vi è anche un altro stato appropriato alla persona del Figlio: lo stato della legge nuova, nella quale hanno la priorità i chierici, che attendono alla sapienza, attribuita al Figlio. Di conseguenza vi sarà un terzo stato, nel quale avranno la priorità gli uomini spirituali.

 

4. Inoltre, il Signore dice: «Questo Vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, e allora verrà la fine» (Mt. 24, 14). Ma il Vangelo di Cristo è stato già predicato in tutto il mondo; tuttavia non viene ancora la fine. Dunque il Vangelo di Cristo non è il Vangelo del regno, ma deve venire un altro Vangelo dello Spirito Santo, quasi come un'altra legge.

 

Ma di contro vi è ciò il Signore dice: «Io vi dico che non passerà questa generazione prima che siano successe tutte queste cose» (Mt. 24, 34). Parole che il Crisostomo spiega, facendo riferimento alla «generazione dei fedeli in Cristo». Dunque lo stato di fedeli in Cristo durerà sino alla fine del mondo.

 

Rispondo dicendo che lo stato del mondo può variare in due modi. Primo, in base al variare della legge; così allo stato presente della legge nuova non seguirà nessun altro stato. Infatti questo stato seguì a quello della legge antica, come ciò che è perfetto segue a quello che è imperfetto. Ora, nessuno Stato della vita presente può essere più perfetto dello Stato della legge nuova. Niente infatti può essere più vicino al fine ultimo di ciò che introduce direttamente a questo fine. E la legge nuova fa precisamente questo; dice infatti Paolo nella Lettera agli Ebrei (10, 19 e ss.): «Avendo, fratelli, piena fiducia di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, per questa via nuova, che egli ha inaugurato per noi, accostiamoci a lui». Di conseguenza, non può esserci nessuno Stato più perfetto, nella vita presente, che lo stato della legge nuova, poiché ogni cosa è tanto più perfetta, quanto più vicina al fine ultimo.

In un altro modo lo stato degli uomini può variare per il diverso comportamento degli uomini rispetto ad una medesima legge, che essi possono osservare più o meno perfettamente. E così lo stato della legge antica fu spesso mutato, poiché in certi periodi le leggi erano custodite in maniera ottima, in altre invece del tutto trascurate. Così anche lo stato della legge nuova viene variato, in base ai diversi luoghi, ma i tempi, alle persone, nella misura in cui la grazia dello Spirito Santo è posseduta dagli uomini in maniera più o meno perfetta. Tuttavia non ci si deve aspettare un qualche altro stato futuro nel quale si avrà la grazia dello Spirito Santo in maniera più perfetta, di quanto è avvenuto finora, soprattutto rispetto agli Apostoli, che ricevettero «le primizie dello Spirito, prima degli altri e con più abbondanza», come dice la Glossa alla Lettera ai Romani (8, 23)

 

Risposta al primo argomento: come spiega Dionigi (Eccl. Hier. 5), tre sono gli stati degli uomini: il primo è quello della legge antica; il secondo quello della legge nuova; il terzo verrà non in questa vita, ma nella patria beata. Ma, così come il primo stato è figurativo e imperfetto rispetto allo stato evangelico, allo stesso modo questo stato è figurativo e imperfetto rispetto a quello della patria beata, alla venuta del quale lo Stato presente finirà. Dice infatti l’Apostolo:  «Noi vediamo ora mediante uno specchio in enigma, allora invece vedremo faccia a faccia».

 

Risposta al secondo argomento: come dice Agostino (19 Contra Faustum, 31), Montano e Priscilla ritenevano che la promessa del dono dello Spirito Santo, fatta dal signore, non si fosse compiuta negli apostoli, bensì il loro. Allo stesso modo i Manichei ritenevano che si fosse compiuta in Manete, che dicevano essere lo Spirito Paraclito. E perciò sia gli uni sia gli altri non accettavano gli Atti degli Apostoli, dove si mostra in maniera chiara che quella promessa si realizzò negli Apostoli; più volte infatti il Signore promise loro: «Sarete battezzati con lo Spirito Santo tra non molti giorni» (At. 1, 5). Queste fantasticherie però sono escluse da ciò che si legge nel Vangelo di Giovanni (7, 39): «Lo Spirito Santo non era stato ancora dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato», parole da cui si può comprendere che subito dopo la glorificazione di Cristo nella resurrezione e nell'ascensione, fu dato lo Spirito Santo. Attraverso questo si escludono anche le fantasticherie di coloro che dicessero di aspettare una nuova epoca dello Spirito Santo. Non in base alla diversità dei luoghi si determina diversità nel genere umano, ma in base a quella dei tempi.

Inoltre lo Spirito Santo insegnò agli Apostoli tutte le verità necessarie alla salvezza, cioè tutte le cose in cui credere e tutte le cose da fare. Tuttavia non li ammaestrò su tutti gli eventi futuri: questo infatti non li riguardava, secondo quello che si dice negli Atti degli Apostoli (1, 7): «Non sta a voi, conoscere i tempi e i momenti, che il Padre ha posto in suo potere».

 

Risposta al terzo argomento: la legge antica non fu soltanto del Padre, ma anche del Figlio, dal momento che Cristo era prefigurato nella legge antica. Di conseguenza il Signore dice: «Se aveste creduto in me Mosé, avreste creduto anche a me: poiché di me egli ha scritto». In maniera simile anche la legge nuova non è soltanto di Cristo, ma anche dello Spirito Santo, secondo quello che si dice nella Lettera ai Romani (8, 2): «La legge dello Spirito di vita in Cristo Gesù, ecc...». Di conseguenza non si deve aspettare un'altra legge, come legge dello Spirito Santo.

 

Risposta al quarto argomento: poiché subito, sin dal principio della sua predicazione evangelica, Cristo disse «il regno dei cieli è vicino» (Mt. 4, 17), è cosa davvero stolta dire che il Vangelo di Cristo non è il Vangelo del regno. La predicazione del Vangelo di Cristo però si può intendere in due modi. In un modo, come divulgazione della notizia di Cristo e in tal senso il Vangelo fu predicato in tutto il mondo anche al tempo degli Apostoli. E, riguardo a questo, le parole «E allora verrà alla fine», non vanno intese con riferimento alla distruzione di Gerusalemme di cui allora Gesù parlava letteralmente. – In un altro modo si può intendere La predicazione di Cristo: come predicazione in tutto il mondo con pieno effetto, cioè con la fondazione della Chiesa in ciascuna nazione. E così, come dice Agostino (Ep. ad Hesych.), il Vangelo non è ancora stato predicato in tutto il mondo: la fine del mondo verrà dopo questo fatto.

 

 
     

SULLA LEGGE

SULLA LEGGE IN GENERALE

I-II, q. 90, Sull’essenza della legge

I-II, q. 91, Le diverse leggi

I-II, q. 92, Sugli effetti della legge

SULLE PARTI DELLA LEGGE

Legge eterna

I-II, q. 93, Sulla legge eterna

Legge naturale

I-II, q. 94, Sulla legge naturale

Legge umana

I-II, q. 95, Sulla legge umana in se stessa

I-II, q. 96, Sul potere della legge umana

I-II, q. 97, Sul cambiamento delle leggi

Legge antica

I-II, q. 98, Sulla legge antica

I-II, q. 99, Sulla distinzione dei precetti della legge antica

I-II, q. 100, Sui precetti morali

I-II, q. 101, Sui precetti cerimoniali in se stessi

I-II, q. 102, Sulle cause dei precetti cerimoniali

I-II, q. 103, Sulla durata dei precetti cerimoniali

I-II, q. 104, Sui precetti giudiziali

I-II, q. 105, Sulla natura dei precetti giudiziali

Legge nuova

I-II, q. 106, Sulla legge nuova (che è la legge del Vangelo) in se stessa

I-II, q. 107, Sul confronto tra la legge nuova e la legge antica

I-II, q. 108, Sulle cose che sono contenute nella legge nuova