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SAN TOMMASO D'AQUINO

 

SULLA LEGGE

 

SOMMA TEOLOGICA

PRIMA SECUNDAE (I-II)

(Trad. Giuseppina D'Addelfio)

QUAESTIO 91

Le diverse leggi

ARTICOLO 4

 

Esiste una legge divina?

 

 

Circa il quarto punto procediamo così. Sembra che non fosse necessaria l’esistenza di una legge divina. Poiché, come è stato detto (a. 2), la legge naturale è una certa partecipazione della legge eterna in noi. Ma la legge eterna è legge divina, come è stato detto (a. 1). Dunque non è necessario che oltre alla legge naturali, e alle leggi umane da essa derivate, vi sia una qualche altra legge divina.

 

2. Inoltre, nel libro del Siracide (15, 14), sta scritto che «Dio lasciò l’uomo in mano del suo consiglio». Ora, il consiglio è un atto della ragione, come sopra è stato stabilito (q. 14, a 1). Dunque l’uomo è stato lasciato al governo della sua ragione. Ma il dettame della ragione umana è la legge umana, come è stato detto (a. 3). Dunque non è necessario che l’uomo sia governato da una qualche altra legge divina.

 

3. Inoltre, la natura umana è meglio provvista delle creature prive di ragione. Ma queste ultime non hanno una qualche legge divina, oltre all’inclinazione naturale in esse posta. Dunque molto meno una creatura razionale deve avere una qualche legge divina oltre alla legge naturale.

 

Ma di contro vi è il fatto che Davide chiese a Dio l’imposizione di una legge su di sé, dicendo (Salmo 118, 33): «Imponimi una legge, o Signore, nella via dei tuoi precetti».

 

Rispondo dicendo che, oltre alla legge naturale ed alla legge umana, fu necessario per l’orientamento della vita umana avere una legge divina. E questo per quattro ragioni. In primo luogo infatti perché attraverso la legge l’uomo è guidato nei suoi atti verso l’ordine al fine ultimo. E se appunto l’uomo fosse ordinato soltanto ad un fine che non eccede la misura naturale delle facoltà umane, non sarebbe necessario che l’uomo avesse una direttiva razionale, sopra la legge naturale e la legge umana positiva, che da essa deriva. Ma poiché l’uomo è ordinato al fine della beatitudine eterna, che eccede la misura naturale delle facoltà umane, come sopra è stato detto (q.5, a.5), perciò fu necessario che egli fosse guidato al suo fine da una legge data da Dio, al di sopra della legge naturale e della legge umana.
In secondo luogo, poiché a causa dell’incertezza del giudizio umano, specialmente riguardo a fatti contingenti e particolari, vengono ad esserci diversi giudizi circa gli atti umani, dai quali anche derivano leggi diverse e contrarie. Affinché dunque l’uomo potesse, senza alcun dubbio, sapere che cosa egli deve fare e che cosa evitare, fu necessario che nei suoi atti fosse guidato attraverso la legge data da Dio, in cui non può esserci errore.
La terza ragione è data dal fatto che l’uomo può formulare leggi sulle cose circa le quali può giudicare. Ora il giudizio degli uomini non può vertere sui moventi più interni, che sono nascosti, ma solo sugli atti esterni, che sono appaiono. E tuttavia la perfezione della virtù richiede che l’uomo sia retto negli uni e negli altri. E perciò la legge umana non può reprimere o comandare in maniera sufficiente gli atti più interni, ma fu necessario a tal fine l’ulteriore interevento della legge divina.
Infine, la quarta ragione è data dal fatto che, come dice Agostino, nel primo libro del De Libero Arbitrio (c.5), la legge umana non può punire tutte o proibire le cose che sono male: poiché allora se volesse colpirle tutte, verrebbero eliminate anche molte cose buone e verrebbe impedito il bene comune, che è necessario all’umana coesistenza. Affinché dunque nessun male restasse non proibito e impunito, fu necessario l’ulteriore interevento della legge divina, attraverso la quale tutti i peccati sono proibiti.
E queste quattro cause sono accennate nel Salmo 18, al versetto 8 dove si dice: «La legge del Signore è immacolata», cioè non ammette nessuna nefandezza di peccato; «converte le anime», perché non solo gli atti esterni, ma anche quelli più interni guida; «la testimonianza del Signore è fedele», a causa della certezza della verità e della rettitudine; «dà la sapienza ai piccoli», nella misura in cui ordina l’uomo ad un fine soprannaturale e divino.

 

Risposta al primo argomento: attraverso la legge naturale viene partecipata la legge eterna secondo la misura della capacità dell’umana natura. Ma è necessario che in un altro modo sia guidato l’uomo verso il fine ultimo soprannaturale. E perciò si aggiunge una legge data da Dio, attraverso la quale la legge eterna viene partecipata in un altro modo.

 

Risposta al secondo argomento: il consiglio è una certa ricerca: quindi è necessario che procede da certi principi. E non è sufficiente che proceda dai principi posti nell’uomo naturalmente, i quali sono precetti della legge di natura, secondo quanto prima detto; è necessario invece che si aggiungano certi altri principi, cioè i precetti della legge divina.

 

Risposta al terzo argomento: le creature prive di ragione non sono ordinate ad un fine più alto di quello che è commisurato alla loro virtù naturale. E perciò un simile paragone non ha alcun luogo.

 

 
     

SULLA LEGGE

SULLA LEGGE IN GENERALE

I-II, q. 90, Sull’essenza della legge

I-II, q. 91, Le diverse leggi

I-II, q. 92, Sugli effetti della legge

SULLE PARTI DELLA LEGGE

Legge eterna

I-II, q. 93, Sulla legge eterna

Legge naturale

I-II, q. 94, Sulla legge naturale

Legge umana

I-II, q. 95, Sulla legge umana in se stessa

I-II, q. 96, Sul potere della legge umana

I-II, q. 97, Sul cambiamento delle leggi

Legge antica

I-II, q. 98, Sulla legge antica

I-II, q. 99, Sulla distinzione dei precetti della legge antica

I-II, q. 100, Sui precetti morali

I-II, q. 101, Sui precetti cerimoniali in se stessi

I-II, q. 102, Sulle cause dei precetti cerimoniali

I-II, q. 103, Sulla durata dei precetti cerimoniali

I-II, q. 104, Sui precetti giudiziali

I-II, q. 105, Sulla natura dei precetti giudiziali

Legge nuova

I-II, q. 106, Sulla legge nuova (che è la legge del Vangelo) in se stessa

I-II, q. 107, Sul confronto tra la legge nuova e la legge antica

I-II, q. 108, Sulle cose che sono contenute nella legge nuova